Douglas Rushkoff – Program or Be Programmed: Ten Commands for a Digital Age

Douglas Rushkoff

OR Books, ISBN: 978-1935928157, 140 pages, 2010, English
Già dagli albori dell’utilizzo delle reti digitali si è creata una serie di convenzioni sociali, chiamata Netiquette, con lo scopo di facilitare l’interazione attraverso le reti (codificata in un documento ufficiale dell’Internet Engineering Task force: RFC 1855). Le coordinate spazio-temporali del nuovo mezzo (la rete) causavano diversi e imbarazzanti problemi di comunicazione tra gli utenti online, quindi le regole sono state individuate come una risorsa. Due decenni più tardi la situazione è più intricata. Le coordinate spazio-temporali sono di nuovo radicalmente cambiate grazie alle nuove e potenti tecnologie mobili e alle reti onnipresenti a cui si collegano. I confini quasi scomparsi tra la nostra vita online e offline sono prove tangibili di questo. I dieci “comandamenti” scritti in questo libro su tempo, luogo, scelta, complessità, scala, identità, sociale, verità, trasparenza e scopo, sono dieci piccoli ma densi, coerenti capitoli squisitamente scritti. Rushkoff è, come sempre, lucido e consequenziale, e anche in questo caso è riuscito a scrivere un sottile e motivato appello alla (dispersa) umanità nella vita quotidiana in rete. E lo fa riconoscendo i pregiudizi sui media digitali e trovando gli strumenti per bilanciarli in modo efficace. In questo processo non dimentica mai di enfatizzare il ruolo della programmazione e il ruolo cruciale del software. In effetti, l’utopia originale della comunicazione in rete ha ancora qualche potenzialità inespressa. Dovremmo smettere di usare definitivamente le macchine per “programmarsi a vicenda” e capire meglio come le macchine lavorano adesso, e come programmarle a lavorare per noi.