Simulen, funny electric control

Simulen

La genesi dell’opera “Simulen” dell’artista congolese Jean Katambayi Mukendi è molto delicata. Dal punto di vista funzionale è un propotipo per la correzione automatica dei problemi della distribuzione di energia elettrica. La scintilla che ha innescato la sua creazione è la assoluta anarchia di infrastrutture elettriche della città in cui vive l’artista, Lumbumbashi in Congo, di cui spesso ha dovuto sperimentare la fastidiosa intermittenza di funzionamento. Che questa situazione sia retaggio di una crescita caotica e non regolamentata degli impianti è fuori da ogni dubbio, ma la questione contingente che l’artista ha scelto come oggetto della sua riflessione prescinde dalla denuncia politica. Il problema è che la gente esasperata dai continui abbassamenti di tensione o cessazioni del servizio manomette manualmente i fili elettrici causando a volte ulteriori corto circuiti, pericolosi sovraccarichi e grovigli inestricabili di fili. Simulen è invece impeccabile già nel suo aspetto. Lasciando intravedere le tecnologie al suo interno l’involucro di questo dispositivo è realizzato totalmente in carta e cartone di rilassanti colori pastello ed ha forme squadrate e rassicuranti. La sua struttura slanciata ricorda la policromia di un antico totem, mentre manopole e bottoni gli danno l’aria di un robot antropomorfo. I preziosi disegni di progettazione, sempre esposti insieme, illustrano con notevole minuziosità il funzionamento interno, e sono così chiari e curati da rappresentare parte integrante dell’opera. Questo progetto, senza essere didascalico, mette in evidenza come un artista possa aiutare i membri della sua comunita’ con le sue competenze, usando una tecnologia assolutamente lo-fi ma in modo geniale.

Chiara Ciociola