Jaishree K. Odin – Hypertext and the Female Imaginary

Jaishree K. Odin

Univ Of Minnesota Press, 2010, Language: English, ISBN-13: 978-0816666690
L’ipertesto rappresenta una pietra miliare nella letteratura sperimentale. Dai primi esperimenti fino ai più recenti utilizzi, questa metodologia da semplice tecnica si è evoluta a strategia letteraria. L’ipertesto sembra essere stato la base culturale per l’attuale trattamento delle informazioni (frammentate, multi-piattaforma e multitasking). Questa discontinuità multi-dimensionale è il terreno che consente agli scrittori di costruire senso in modi peculiari, qualcosa che deriva dalla diverse traiettorie possibili (i “paths”). Lo spazio descritto nel passaggio da un link (e il suo significato) ad un altro è uno spazio narrativo dinamico e fluido, con caratteristiche peculiari di tempo (la capacità di essere “in-between”, per esempio). L’autore analizza l’ipertesto così come rappresentato nello specifico montaggio cinematografico dei film degli anni Ottanta di Trinh T. Minh-ha, negli ipertesti di Judy Malloy dei primi anni Novanta (descrivendo la difficoltà della donna di liberarsi dalle costrizioni dell’immaginario femminile nella letteratura classica) e Shelley Jackson (attraverso incontri immaginari con decine di narratrici donne dimenticate). E lo stesso spazio ipertestuale è anche descritto nei termini delle opere di MD Coverly (dei primi anni 2000), utilizzando le molteplici proprietà dei media per accedere a elementi narrativi diversi, o nelle opere di Stephanie Strickland, in cui molteplici discorsi si diffondono dalle sue opere stampate a lquelle elettroniche. Odin analizza tutti loro da una prospettiva femminista, ma arricchisce il tutto con molteplici riferimenti alla teoria dell’ipertesto fondato sul lavoro seminale di Katherine Hayles, indagando la soggettività femminile in un modo unico.