Link, scultura interattiva sulla convergenza

Kimichi and Chips

Se il tuo nome è “Kimichi and Chips”, ti definisci studio d’arte e design interdisciplinare e hai sede tra Londra e Seoul, creare un’opera d’arte sul tema della “Convergenza” dovrebbe essere una naturale sfida. Questo è quanto Elliot Woods e Mimi Son hano fatto per Design Korea 2010 con il pezzo interattivo “Link”. Link è un’ installazione interattiva attraverso cui le persone possono registrare le loro storie in un paesaggio urbano di scatole di cartone. I partecipanti si avvicinano adun chiosco iPad per registrare un video di sé che viene memorizzato e riprodotto attraverso la scultura.
Qui la convergenza opera su più livelli. Dal punto di vista visivo, si tratta di un paesaggio urbano in miniatura. Consiste di un impilaggio 400 scatole di cartone mappate e dell’illuminazione di queste attraverso un software di proiezione studiato in modo che ogni scatola possa riprodurre un unico video feed.
Per quanto riguarda la tecnologia, Link include un numero di componenti diversi, dall’applicazione openFrameworks per la mappatura su iPad al toolkit VVVV con plugin personalizzati per la simultanea riproduzione / una registrazione.
Dal punto di vista dell’utente i confini tra pubblico e installazione abbattuti nel momento in cui visitatori vengono invitati a partecipare attivamente, registrando i propri video e diventando a loro volta opere d’arte.
Metaforicamente il continuo mutare dei volti e la costante attività del pezzo ricordano i movimenti e gli incontri di persone in città reali, e sollevano problemi di memoria e la sua relativa permanenza in una società sempre più digitale. Nel complesso l’installazione soddisfa il fondamentale obiettivo descritto da “Kimichi and Chips” come “l’unione di tecnologie in via di sviluppo e materiali di uso quotidiano giorni, e l’unione di persone per condividere le loro storie e la loro presenza “.
Valentina Culatti