edited by Dieter Daniels, Gunther Reisinger – Net Pioneers 1.0, Contextualizing Early Net-Based Art

Net Pioneers 1.0

Sternberg Press, ISBN: 978-1-933128-71-9, July 2010 / Hardcover / 5 1/2 x 8 1/2 inches / 244 pp / 15 b&w
C’è stato un tempo in cui si sono consumati aspri dibattiti circa la differenza “fondamentale” tra la net.art e net art (con o senza punto). Nel sottotitolo di questo libro c’è una piccola rivoluzione che intrinsecamente conia un nuovo più ampio termine: “Net-Based Art”. Che cosa chiameremo così nei prossimi vent’anni è difficile da prevedere, ma libri come questo si riveleranno necessari per i futuri storici dell’arte. Nel libro emergono chiaramente le diverse caratteristiche della net art: le visioni di una nuova comunicazione, la fragilità del mezzo, e la net art intesa come fondamentale nel suo momento storico (anni Novanta), come momento che costituisce “un cambiamento di paradigma nella società dei media.” Daniels accenna inoltre ad una domanda importante: la net art è “l’ultima avanguardia”? Questa e altre domande senza risposta sono parte di un più ampio progetto di ricerca di cui questo libro è parte. Condotto presso l’Istituto Ludwig Boltzmann questo studio include anche una interessante visualizzazione dei dati storici, che è stata mostrata ad Ars Electronica nel 2009. La Net Art è contestualizzata e sezionata, dagli esperimenti postali di Duchamp dei primi anni del ventesimo secolo (descritti da Ries) ad una accurata dissertazione del caso di Verena Kuni, che non nasconde i problemi cruciali ed ancora irrisolti sulla conservazione e le difficoltà che circondano l’esporre questo tipo di arte nel modo migliore (perfettamente sintetizzata nel titolo del saggio di Sakrowski: “Net Art in the White Cube – A Fish on Dry Land”).