Ruth Catlow e Marc Garrett, i due fondatori di Furtherfield (una community di artisti che dal 1996 si occupa di arte, tecnologia e cambiamenti sociali) insieme all’artista e curatore Corrado Morgana hanno pubblicato un bel compendio di testi sulla game art. Come da tradizione di Furtherfield, il libro è incentrato sulla pratica artistica e sul ripensare il gioco e l’insieme di regole e di stereotipi che lo caratterizzano. Hanno contribuito con interviste inedite e testi famosi collaboratori come Mary Flanagan, Mathias Fuchs, Anne-Marie Schleiner, Heather Corcoran, Daphne Dragona, Emma Westecott e David Surman, che condividono pochi ma notevoli concetti: dallo “slow gaming” definito da Corcoran, all’”interpassivity” formulata da Fuchs, fino alla libertà di movimento nello spazio/gioco discussa da Schleiner. Morgana, nell’introduzione, cerca di inquadrare molte di queste pratiche all’interno del Situazionismo e delle sue strategie, tra cui l’autorevole e famoso détournement. Le strategie sono senza dubbio fondamentali per l’arte del gioco, ed infatti Morgana mette l’accento anche sull’approccio hacker, come riferimento per altri artisti che ricombinano i giochi tecnicamente e concettualmente. Pubblicato in concomitanza con la mostra “Space Invaders: Art and the Computer Game Environment” presso il FACT Liverpool (spostatasi poi al “the Netherlands Media Art Institute”), questo libro parla di artisti che costruiscono giochi non-normativi, e raccoglie una selezione rappresentativa della significativa scena della game art.