This painting is not available in your country, paint error

This painting is not available in your country

“This painting is not available in your country” è uno spartano acrilico su tela. La frase riprodotta riconduce immediatamente alla questione del “regional lockout”, strategia commerciale che previene la riproduzione, da un Paese ad un altro, di un media progettato per un dispositivo commercializzato in entrambi i Paesi. L’effetto spiazzante di un quadro fatto solo di parole bianche e schiette su fondo nero sembra mutuata dai canoni dell’arte concettuale. Tuttavia la riflessione generata in questo caso supera lo spaesamento dato dalla relazione semiotica tra parola, immagine e rappresentazione. Le parole scelte da Paul Mutant, autore dell’opera, rimandano ad un’istanza che abitualmente viene percepita come azione, più che come rappresentazione. Di fronte ad una scritta simile su uno schermo di computer o su una tv, istintivamente si cercano le possibili soluzioni alternative per liberare i contenuti criptati. Il codice open source DeCSS, ad esempio, è un famoso programma in grado di decifrare il contenuto dei DVD indipendentemente dal regional lockout. Contro l’impedimento alla sua propagazione, dato dalla sezione 1201(a)(2) del Digital Millenium Copyright Act, questo codice è stato diffuso nelle forme più svariate , fisiche (dalla stenografia alla stampa su t-shirt) e digitali (come file MIDI o come poesia haiku). Di fronte a questo dipinto, invece, non è data possibilità di azione. La rappresentazione è qui quella (concettuale) di un processo. Lo spostamento della frase “is not available in your country” dallo schermo alla tela genera un’idiosincrasia doppiamente disturbante. Ma la sgradevole sensazione d’impotenza è smorzata dall’ironia dell’operazione: un dipinto, materico e per assunto protetto dalla riproducibilità, incarna paradossalmente l’impossibilità di vedere un’immagine digitale incarcerata nei vincoli digitali del software.

Chiara Ciociola