The Secret Sounds of Spores, il suono del (quasi) invisibile

Yann Seznec

The Secret Sounds of Spores è un’ installazione realizzata da Yann Seznec insieme allo studioso di funghi Patrick Hickey. Come il titolo lascia intuire, l’intenzione di Seznec era quella di sonorizzare, dunque di rendere percepibile, il movimento delle spore: un fenomeno che rimane per lo più confinato nel sottobosco e, come tale, fuori dalla portata percettiva degli esseri umani. Per riuscire nel suo intentoha dato vita a una complessa installazione nella quale alcuni funghi sono isolati in contenitori di vetro, all’interno dei quali una lente di ingrandimento è focalizzata sulla cappella del fungo irradiata da un raggio laser. Una telecamera, posta fuori del contenitore, riprende la scena e tramite un apposito software (scritto in Max/MSP e Jitter) vengono tracciati alcuni parametri come il numero delle spore, la direzione del loro movimento etc.; questi stessi parametri sono trasformati in input che servono per azionare (grazie ad Arduino) alcuni strumenti musicali artigianali (una mini batteria di timpani, alcuni bicchieri ecc.) creati da Seznec utilizzando piccoli solenoidi. La sensazione che ne ricava lo spettatore è quella di divenire consapevole, grazie all’udito, della caduta delle spore; uno stupore infantile si fa quindi strada: siamo come bambini per la prima volta di fronte ad un fenomeno naturale.

Vito Campanelli