Tele-Present Wind, soffiando da qualche altra parte

Tele-Present Wind

Il vento è un fenomeno naturale universale, ed è di solito associato alle condizioni meteo o alle previsioni. E’ ancora percepito come imprevedibile e quasi invisibile, se non fosse per il suo impatto fisico sulle piante e per il suo suono sibilante. Il vento ha due caratteristiche in comune con l’ambiente virtuale: la complessità delle condizioni necessarie per essere generato (essendo spesso imprevedibile) e la sua proliferazione in una dimensione immateriale, compreso l’essere invisibile nella realtà. “Tele-Present Wind” di David Bowen è un’installazione composta da 21 dispositivi inclinabili che sorreggono degli steli vegetali essiccati, posizionati all’interno della galleria. Questi sono collegati ad uguali steli secchi ma posizionati all’esterno, tutti collegati a un accelerometro. Il vento fa oscillare gli steli all’esterno, inducendo gli steli all’interno a replicare il fenomeno in tempo reale, quasi all’unisono. Questa “onda” di steli, sorprendentemente realistica, non è la simulazione di un fenomeno reale, ma una sua vera e propria replica ottenuta attraverso la trasmissione. In un certo senso, come il titolo suggerisce, è tele-presenza di vento, che rivela accuratamente agli ospiti della galleria come lo stesso vendo sta soffiando esattamente da qualche altra parte. Nonostante il vento sia stato esplorato come input in altre installazioni (come in the Wind Array Cascade Machine da Steve Heimbecker), questa implementazione molto poetica è piuttosto nuova. Il movimento degli steli è antropologicamente riconosciuto dai nostri sensi, immediatamente, come segno primario di natura, anche se codificato attraverso dispositivi diversi. Il movimento creato dall’oscillazione degli steli è un’onda capace di ipnotizzare, anche se realizzato con i movimenti incerti di dispositivi meccanici.