Pirate Kiosk, internet pirata in modalità offline

Pirate Kiosk

Mentre aumenta in maniera esponenziale in tutto il globo la disponibilità di file coperti dal diritto d’autore, artisti e hacker trovano sempre più le loro modalità per distribuire e rendere questi dati disponibili senza trasgredire intenzionalmente le leggi internazionali sullo stesso diritto d’autore. Il “Pirate Kiosk“, che si trova nella Sophienstiftsplatz a Weimar in Germania, cerca di fare una copia di “The Pirate Bay”, il famoso sito tracker di file torrent, ma limita l’intera lista dei suoi file ad un network locale e chiuso, che non è accessibile tramite internet, bensì solo alle persone che sono nelle immediate vicinanze del luogo, digitando “http://kioskofpiracy.org” nel loro browser. L’idea è quella di tentare di basare uno dei punti di riferimento di Internet (come il notorio Pirate Bay) in una specifica dislocazione fisica, in modo che solo coloro che sono nelle immediate vicinanze possano ottenere accesso si suoi contenuti. Il fine del progetto è di mostrare come Internet esista non come una macchina o un’unità direttamente controllabile, ma più come un “sistema di mutuo accordo che può funzionare in qualsiasi circostanza.” Il progetto include anche un dettagliato “How-to” che istruisce l’utente sui 3 passi necessari per costruire il proprio “Pirate Kiosk” personale. I tre passi sono: 1.) Recuperare una copia del database di The Pirate Bay e tutti i suoi file torrent lì ospitati, 2.) Trovare un tracker software che faccia al caso e 3.) Mettere su un sito per rendere i file disponibili. Complessivamente il progetto è un testamento al fatto che il file sharing sia andato ben oltre il suo sviluppo iniziale, da pratica di distribuzione basata su Internet a pratica che aggiunge significato ai file che vengono condivisi e raggiunge un’importanza inedita come livellatore sociale nel già controllato e regolato reame dei network pubblici e di altre piattaforme sociali.

Jonah Brucker-Cohen