Ed Piskor – Wizzywig (volume 1, phreak, volume 2, hacker)

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book, DIY, USA, 2009, English
I primi due volumi di Wizzywig sono fumetti autoprodotti professionalmente con argomenti hacker per tema. Essi raccontano in forma di fiction classiche storie dei due argomenti (hacking e phreaking), ma qualunque lettore ben informato può riconoscere alcuni tratti ben conosciuti nei protagonisti e negli eventi della narrativa. Egli scopre poi di non sbagliarsi, visto che le ultime pagine contengono una certosina lista di riferimenti bibliografici, citando pure tutte le fonti d’ispirazione. Per cui pezzi dalla “hall of fame” degli hacker possono essere notati qua e là (Mitnick, Poulsen, Jobs&Wozniak, Cap’n Crunch…), ma sempre integrati perfettamente nella sceneggiatura ed eventualmente cominciano poi a suonare familiari nella mente del lettore stesso. Sebbene parlino del passato, si tratta di qualcosa di diverso dall’affrontare un mondo dimenticato, già scomparso. I racconti di un ingegnoso e attivo teenager sono integrati, infatti, con spiegazioni basiche e facilmente comprensibili delle tecnologie adottate, dando al tutto una prospettiva storica e a volte persino didattica. Ad esempio va citata la rappresentazione grafica dei differenti post in un forum online, come pensieri delle singole persone coinvolte messe in piccoli pannelli. Per cui, dilatando il concetto, questo libro potrebbe essere visto come una forma potenziale di una storia popolare (e necessariamente critica) della tecnologia. Le esperienze personali del protagonista, sebbene narrate in un tipo di narrativa elettrizzante e quasi filmica, sono condivise da un’intera generazione di ragazzini ipnotizzati dai computer. Il libro è anche online nel formato di singole pagine, garantendo l’accesso al tutto, ma incoraggiando le persone a comprare la notevole versione stampata.