TimeStopper, fermare il tempo come un “eroe”

Kenichi Okada

Le attuali e tradizionali macchine fotografiche digitali ed analogiche basate sul Single Lens Reflex (SLR) sono pensate per fare una cosa sola, e farla bene. Il loro fine ultimo è di fare una foto dal vantaggioso punto di un solo fotografo per produrre una replica della visione incorniciata di quella persona in uno specifico spazio e tempo. Rispondendo a questa minimale forma e funzione della macchina fotografica standard, Kenichi Okada, uno studente al dipartimento Design Interactions del Royal College of Art, ha deciso di creare “Time Stopper“. Il progetto consiste di un dispositivo di cattura ottica che permette al fotografo di fare una foto simultaneamente da quattro diverse angolazioni per avere una molto maggiore profondità di campo. Dopo essere stati scattati, le diverse foto sono composti in una singola animazione che viene messa in play sul display della telecamera incassata. L’effetto creato è quello di un omaggio low-tech all’effetto “bullet time” esplorato per la prima volta in film come “Matrix” e stra-usato poi da un numero infinito di studi cinematografici che cercavano di comunicare un alto livello di effetti ottici nei loro film. Okada descrive il risultato come “tempo congelato” dove lo spettatore può navigarci attraverso e intorno alle immagini per ottenere un’altra prospettiva dello scatto. Un’idea interessante che permette a questo effetto abbastanza costoso di essere realizzato in economia e con un apparato portatile.

Jonah Brucker-Cohen