Oiligarchy, giocando con la teoria del Picco di petrolio

Oiligarchy

Oiligarchy è il nuovo gioco flash pubblicato online da Molleindustria. In quest nuova avventura disegnata da Paolo Pedercini il giocatore è l’amministratore delegato di una compagnia petrolifera internazionale. Si comporta come un oligarca del petrolio col l’unico scopo di guadagnare denaro e mantenere l’economia basata sul carbonfossile il più florida possibileIl gioco inizia nel secondo dopoguerra e attraversa la storia fornendo puntuali riferimenti a eventi e leggi, dall’esplorazione interna del Texas alle invasioni imperialistiche di Venezuela, Nigeria e Iraq. Il giocatore, mentre lotta contro le reazioni dei nativi e dei “terroristi”, controlla il governo con donazioni ai partiti durante le elezioni. Ma deve sempre tenere d’occhio il mercato e l’equilibrio tra domanda e offerta. Esistono quattro possibili finali. Il giocatore potrebbe essere Fired (licenziato) all’inizio della sua carriera per cattiva amministrazione. Potrebbe essere MAD (mutually assured destruction – mutua distruzione assicurata), condizione che rappresenta il fallimento della transizione ad una società post petrolio a causa di un controllo troppo stretto esercitato sul governo. Farewell West (Addio occidente) significa invece il collasso della civiltà occidentale quando il prodotto interno lordo (PIL) va sotto un certo livello. Mentre Retirement (la pensione) è il lieto fine, la transizione in una società post-petrolio grazie a nuove politiche governative a supporto di energie rinnovabili, ad un nuovo stile di vita della popolazione e al superamento dell’imperativo di crescita del PIL. Gli approcci che hanno come esito il Retirement sono le uniche soluzioni possibili per evitare il collasso previsto dagli attivisti della teoria del Peak Oil (picco di petrolio). La meccanica di gioco di Oiligarchy si basa in fatti su questa teoria economica che puo’ essere riassunta come di seguito: per ogni data area geografica il tasso di produzione del petrolio tende a seguire una curva a campana. All’inizio della curva il tasso di produzione cresce grazie alla scoperta e alla costruzione delle infrastrutture. Alla fine della curva la produzione declina a causa della diminuzione delle risorse diposnibili. Se il consumo globale non viene mitigato prima del raggiungimento del picco la crescita dei prezzi determinerà una catastrofica sereie di reeazioni a catena su tutta l’economia. Il gioco e’ inteso a rendere questa teoria accessible. Una tipica sessione di gioco di Oiligarchy riflette questo scenario con una fase di espanzione iniziale seguita da una fase di contrazione segnata dalla fatica di tenere il passo con la domanda del sistema economico. Molleindustria sottoscrive il manifesto Neurogreen, in cui si afferma “La fine del mondo non e’ un evento. É un processo”. Dal punto di vista della giocabilità, Oiligarchy può essere considerato l’estensione di un gioco di simulazione per magnati. Tuttavia non segue le regole di Salen e Zimmerman sui meaningful plays (giochi significativi). Preferisce piuttosto disorientare il giocatore forzandolo nei panni dei cattivi in un contesto che non punisce il comportamento disonesto. Questo perché, come Mollenidustria dice nella sua analisi post-mortem di Oiligarchy, “il disorientamento che indica molti interrogativi morali aperti e il più grande risultato del gioco”.

Valentina Culatti