Physical Sequencer, sequencing and performing on stage

Physical Sequencer

Enrico Costanza, dottorando presso il Laboratorio di media e design della Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna, ha focalizzato la propria ricerca sul design di oggetti in grado di avvicinare il mondo digitale a quello fisico e tangibile, un chiaro esempio di tale impostazione è il progetto Audio d-touch sviluppato in collaborazione con Simon Shelley. Si tratta di tre interfacce tangibili, utilizzabili per composizioni o performance musicali, i cui suggestivi nomi sono Augmented Stave, Tangible Drum Machine e Physical Sequencer. Il Physical Sequencer, in particolare, è stato il protagonista di due performance live del violoncellista e compositore siciliano Giovanni Sollima. Utilizzando il sequencer Sollima è in grado di registrare alcuni campioni audio o vocali e di organizzarli in loop di lunghezza variabile, tali campioni sono associati ad oggetti fisici (alcuni semplici blocchetti di legno) mentre l’interfaccia è rappresentata da una superficie interattiva delimitata da un foglio di carta. Muovendo i blocchetti di legno (ognuno dei quali è etichettato con specifici segni che lo rendono distinguibile dagli altri) sulla carta il musicista è in grado di suonare il proprio strumento (nel caso di Sollima il violoncello) senza l’ausilio di un monitor, “l’orientamento” è dato infatti dalla posizione degli oggetti sul foglio. Un normalissimo computer osserva la posizione degli oggetti grazie ad una web cam mentre il sistema di visione d-touch (scritto interamente in C++ in ambiente Linux) è in grado di localizzarli con esattezza. Le informazioni circa la posizione e l’orientamento dei blocchetti di legno sono utilizzate per controllare un processo digitale di sintesi audio e dunque, in definitiva, per dar voce ad uno strumento musicale o a un cantante virtuale. Nella performance live, una ripresa ravvicinata dell’interfaccia interattiva viene proiettata su uno schermo alle spalle dell’artista in modo da rendere il pubblico partecipe della sua interazione con gli inconsueti oggetti disegnati da Costanza. Un altro elemento interessante di tale progetto è l’utilizzo di componenti estremamente economici, circostanza che rende possibile organizzare con grande facilità un live del Physical Sequencer.

Vito Campanelli