Francis Hunger – Setun, An inquiry into the Soviet Ternary Computer

Francis Hunger

book – Institut Für Buchkunst Leipzig – ISBN 3932865480
Guardando indietro alle misteriose ricerche informatiche oltre cortina di ferro (e alla loro aura), con un’attenzione speciale all’Unione Sovietica, quest’indagine approfondita svela il fondamentale progetto Setun – il primo computer ad usare una logica ternaria (-1, 0, 1). Un’innovazione destinata a morire in breve tempo, con una vita di soli dodici anni, il progetto Setun si è sviluppato a partire da un lavoro pionieristico nel campo della Multiple Valued Logic, una logica che usa più dei due valori impiegati nel sistema binario. L’approccio ternario si pensava potesse avere il potenziale per andare ben oltre gli schemi che l’industria dell’IT globale e la sua infrastruttura usano ancora oggi. Citando estensivamente materiali originali, l’autore presenta un dettagliato trattato sui meccanismi interni del Setun stesso, che dopo circa sessant’anni sembrano incredibilmente affascinanti per gli smanettoni, ma cionondimeno affascinanti. L’autore è cresciuto nella ex Germania dell’Est, per cui riesce a dare una prospettiva interessante delle passate relazioni fra le due superpotenze. Viene riportato infatti l’ambiente competitivo che esisteva allora e come questo fosse mitigato dalla cooperazione accademica e da un credo comune nell’eterea e affascinante nozione di “progresso”. Questa ricerca è stata integrata da Hunger in un’opera d’arte, una propagazione di questa dettagliata ricerca. La sua estetica riflette alcuni dei cliché della burocrazia comunista: in un ufficio di cartone e legno, Hunger siede con l’archivio su carta delle informazioni del Setun, dando risposte solo alle persone che seguono specifiche regole (affisse all’entrata) e che stanno in fila educatamente. L’accesso alla “configurazione” della conoscenza qui è una complessa metafora che descrive il tempo del Setun e riflette su come oggi siamo abituati a regole completamente diverse, usando una pietra miliare nell’archeologia del computer e il suo contenuto simbolico.