Double-Taker (Snout), sorveglianza ironica e casuale

Golan Levin

Golan Levin, media artist e professore associato di Electronic Time-Based Art alla Carnegie Mellon University, ha creato “Double-Taker (Snout)“, un’installazione interattiva che esamina le connessioni dell’incontro di sguardi fra specie diverse, la coreografia gestuale, la soggettività e la sorveglianza autonoma. Il progetto consiste in un braccio robotico lungo 2 metri e mezzo che richiama una creatua vermiforme o una proboscide semovente d’elefante che reagisce alla presenza di persone od oggetti in movimento nelle sue dirette vicinanze. Il progetto è appollaiato in alto sul tetto di un museo che riceve quotidianamente frequenti visite, per cui la “creature” può eseguire questi double-take (“scoppi ritardati”, letteralmente), dimostrando stupore della loro presenza e tentando di comunicare il fatto che ci sia qualcosa di unico in ognuno di noi. Anche “RandomMe” cerca di esaminare il regno della cultura della sorveglianza. Si tratta di un CCTV Randomizer dell’artista di Dublino Ben Gaulon. Il progetto consiste in un processore d’immagini (quattro alla volta) che può combinare altrettante telecamere in un’immagine unica e in un software che produce registrazioni casuali da queste telecamere, mescolando le scritte degli orari/date di registrazione con i singoli frame di queste candide registrazioni per produrre un video a singolo canale. Entrambi i progetti esaminano la tensione fra la cultura della sorveglianza e le macchine e i sistemi che rendono questi sistemi possibili.

Jonah Brucker-Cohen