Modi 2.0, i falsi di Modigliani su Ebay

Modi 2.0

Sono trascorsi ventiquattro anni da quando quattro studenti di Livorno organizzarono una delle più famose beffe della storia dell’arte italiana. Lo scherzo relativo al ritrovamento di perdute sculture di Modigliani fece tra le sue vittime alcuni dei più imminenti storici dell’arte.
Si narra che il giovane Modigliani, allora venticinquenne, fosse convinto che le sue sculture non sarebbero mai state altrettanto valide quanto suoi dipinti e che, in un momento di sconforto, le avesse gettate nel canale cittadino, il Fosso Mediceo. Nel 1984, il centenario della nascita di Modigliani, il Museo di Arte Contemporanea della città organizzo una mostra delle sue sculture. Il curatore del museo Vera Durbè lanciò la sfida di ritrovare le leggendarie teste che erano state gettate nel canale.
Una notte, dopo avere scolpito una pietra con un trapano black and decker gli studenti Pietro Luridiana, Pierfrancesco Ferrucci, Michele Ghelarducci e Michele Genovesi la gettarono in gran segreto in acqua/ Il giorno successivo, quando gli escavatori ripresero il loro lavoro, la testa scolpita nello stile di Modigliani venne a galla. Ma con sorpresa degli studenti non si trattava della testa che avevano creato.
Lo scultore era Angelo Froglia, un portuale e artista, che in seguito dichiarò che le sue azioni d’arte concettuale intese a mascherare I meccanismi difettosi del mondo dell’arte. La testa creata dagli studenti (Modi’ 2) fu la seconda ad essere scoperta e subito i più importanti esperti (fatta eccezione per Federico Zeri) ne confermarono l’autenticità. Ventiquattro anni dopo, uno degli attuatori della beffa, Michele Ghelarducci, ha deciso di riscolpire la testa. L’idea e’ di migliorare quello che fu il tentativo originario. Il nuovo falso Modí 2.0 sarà messo all’asta su Ebay. I proventi dell’asta verranno devoluti alla Fondazione Grazia Focacci dopo l’oncologo e ricercatore dell’Istituto Oncologico Europeo Pier Francesco Ferrucci lavora oggi.

Valentina Culatti