edited by Jillian Hamilton – Intimate Transactions: Art, Exhibition and Interaction

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Questa è una lussuosa documentazione del progetto ‘Intimate Transactions’, una complessa installazione interattiva dell’australiano Transmute Collective. Nell’opera l’affetto e le emozioni sono provvisoriamente implementate attraverso un’interfaccia fuori dal comune: attuatori sonori e un meccanismo creato ad hoc per interpretare i movimenti della spalla e dei piedi (invece delle usuali mani e tastiera). La comunicazione con una persona remota è quindi gestita attraverso la suddetta interfaccia e una serie di simboli con diverse relazioni. L’altra persona, presente dall’altra parte del collegamento, non si vede né si sente in alcun momento, ma si percepisce indubbiamente. Inoltre, la collaborazione con l’altra persona è necessaria per mantenere un minimo di equilibrio necessario nel mondo artificiale, ed evitare il caos. La silhouette dal colore simile al vetro satinato che rappresenta gli utenti è ben ideata e rappresenta una “ecologia della personalità”, come viene definita dall’autore. L’approccio multidisciplinare è enfatizzato dal coinvolgimento di diversi professionisti, e sembra essere stato essenziale per esplorare una percezione performativa del sé diversa dall’identità. Oltre l’importanza di produrre una buona documentazione per le opere di new media art, cosa che viene eccellentemente realizzata qui, lo sviluppo condiviso è stato capace di costruire un sistema strutturato e astratto che gioca in maniera efficace con quello che Liz Baker chiama la “soggettività ecologica”.