Emergentes, new media in Latin America

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Emergentes

Il Centro De Arte y Creación Industrial Laboral di Gijón (nelle Asturie) produce (in collaborazione con la Fundación Telefónica) e ospita la mostra Emergentes, una panoramica sugli artisti dell’America Latina che si cimentano con i nuovi linguaggi della contemporaneità e sperimentano nuove forme espressive attraverso i media digitali. Dieci opere che si sviluppano intorno al tema del processo di ibridazione, in atto, tra scienza e tecnologia e alla relazione che tale processo stabilisce con quelli artistici e sociali: l’artista volge lo sguardo al proprio contesto sociale e vi scorge gli effetti prodotti da scienza e tecnologia, si interroga dunque su quali siano le nuove forme di interazione culturale prodotte da tale dialettica. Le risposte variano da artista ad artista, tuttavia, è forse possibile individuare un minimo comune denominatore tra le opere prodotte negli ultimi anni in America Latina (o comunque riferibili a tale area geografica). Questa è la tesi del curatore, il peruviano José-Carlos Mariátegui, ed in effetti, muovendosi tra le opere che danno vita alla mostra si ricava la sensazione di trovarsi all’interno di una realtà organica dove ciascuna installazione introduce o sottintende alcune delle tematiche che saranno sviluppate dalle successive: dallo studio psicografico sui contesti sonori urbani di Deretano alla rappresentazione sonora delle interazioni umane con le particelle elementari che costituiscono lo spazio delle brasiliane Rejane Cantoni e Daniela Kutschat; dalla macchina precinematica della venezuelana Rondón alla macchina come strumento di controllo di Lucas Bambozzi; dalla riflessione sulla presenza ossessiva di informazioni alla quale sono condannati tutti gli ambienti della contemporaneità dei peruviani Martinat e Mayorga a quella dell’interoperabilità tra testo e sue rappresentazioni digitali di Mariano Sardón. Visitare Emergentes è come essere accompagnati per mano alla scoperta di un universo spesso – a torto – trascurato nelle rappresentazioni europee delle arti digitali, un universo tanto coeso e ricco di rimandi reciprochi che sorprende, anche alla luce dell’osservazione che è difficile ricordare una mostra d’arte contemporanea dedicata agli artisti latinoamericani. Si potrebbe dunque argomentare che i media digitali sono riusciti a favorire nel continente latino la formazione di un linguaggio comune laddove i media e l’arte tradizionali hanno piuttosto sottolineato ed enfatizzato le differenze.

Vito Campanelli