The Sentiment Machine, macchine senza sentimento

The Sentiment Machine, N. B. Aldrich, the_sentiment_machine.jpg

In The Sentiment Machine, installazione sonora ad opera di N. B. Aldrich, una dozzina di amplificatori pendono al soffitto diffondendo clip audio prese da programmi televisivi come talk show, notiziari e soap opera. Sviluppata per il Sounmarks show ad Art Interactive, questa opera non interattiva si basa su un database di colonne sonore televisive e un’applicazione software che edita e riarrangia le porzioni di audio on-the-fly simulando i ritmi della conversazione. Le clip vengono riprodotte in maniera casuale con lo scopo di provare che “Il problema non dipende dal fatto che la televisione ci propone dei soggetti divertenti ma che tutti i soggetti sono proposti come divertenti” (Neil Postman). Il lavoro di Aldrich in genere mira a interrompere la catena dell’esperienza, riconfigurando il tempo o lo spazio degli eventi e creando nuove occasioni per di sperimentazione. In questo caso, tuttavia, lo scopo e` piuttosto ovvio: mostrare come le macchine disegnate per favorire la comunicazione spesso finiscano per ostacolare i sentimenti. Ma e` ancora necessario provare che i computer non forniscono significato? Forse questo assunto e` addirittura confutabile.