Dynamic Abstraction, la bellezza nella casualità di Joshua Davis

Joshua Davis

Joshua Davis, artista, designer e sperimentatore con sede a New York, in una recente intervista rilasciata a Wired ha detto: “Pollock ha dimostrato che c’è bellezza nella casualità”. Ma se Pollock affermava che ad essere dinamico è il processo di astrazione, non il risultato finale (nel suo caso un dipinto statico), nel lavoro di Joshua Davis l’esito non è mai statico: il ‘dipinto’ non è mai lo stesso e cambia di secondo in secondo. È sempre il software che crea la composizione in maniera imprevedibile. “Dinamica” e “Astrazione” sono infatti le due parole che meglio definiscono il processo che Davis utilizza. Dinamica è la programmazione che può produrre una serie infinita di composizioni. Astrazione invece implica i molteplici significati nel processo. Come Joshua stesso afferma: “Io astraggo il processo di essere un designer e fare design, ma la mia stessa estetica trova le sue radici nell’astrazione”. Dynamic Abstraction è un sito che raccoglie le idee presentate e i files prodotti durante i workshop che Davis tiene annualmente in tutto il mondo. Qui i file sorgente sono resi pubblici e il codice viene spiegato e ci sono inoltre le istruzioni per la stampa degli swf. L’opzione di stampa include come sempre una sorta di contraddizione. Mentre Davis crede che la sua creatività consista nel codice sta dietro all’artwork, i musei e i collezionisti tuttora pongono l’enfasi sulla stampa. Come sostiene John Maeda, questo è probabilmente dovuto al fatto che nessuno vuole agire come manutentore o tecnico alla infinito. Ma congelare la rappresentazione visiva del codice generativo nella stampa risulta contraddittorio perché il lavoro vuole vivere nella macchina. Dynamic Abstraction interagisce tanto con le estetiche generative quanto con i processi di design. Mostra come le strategie generative possono essere usate per creare sistemi dinamici con parametri estetici. Allo stesso tempo prova che un approccio computazionale al design cambia gli oggetti statici in processi dinamici. In più contiene l’approccio collaborativo del of “software by creative for creatives” condividendo il codice come OpenSource. Per un’astrazione generativa credibile.

Valentina Culatti