Sound Jewelry, fare network col suono

Sound Jewlery

La combinazione di musica e tecnologia portatile preannuncia interessanti sviluppi per un settore in rapida espansione. Dispositivi come cellulari, Walkmans e iPods hanno già integrato la musica nel mondo errante dei loro utenti, fatto di luoghi e contesti sempre diversi, e ridato forma alla percezione dello spazio urbano. Con nuove proprietà come il networking profilato, la connessione a Internet e la coscienza dell’ambiente circostante, la tecnologia musicale portatile offre innumerevoli opportunità commerciali e socioculturali per la creazione, l’ascolto e la condivisione della musica. Ricercatori e artisti si stanno pertanto interrogando su come implementare ulteriormente questa già florida combinazione. Quali nuove forme di interazione con la musica di prospettano nel momento in cui i media cosiddetti ‘locativi’ e la musica si uniscono per forme di esperienze quotidiane? Takuya Yamauchi, ricercatore alla Keio University, insieme al professor Toru Iwatake, noto compositore cyber media, esplora questo potenziale con “Sound Jewlery”, un installazione sonora sostenuta da un sistema di percezione spaziale all’interno di un Personal Area Network (PAN). Presentato come poster al quarto at 4th International Mobile Music Workshop con il titolo “An Interactive Musical Installation through Spatial Sensing”, l’installazione consiste i nun sistema sonoro interattivo in cui tutti i partecipanti vengono forniti di un sensore da tenere in mano (anche se secondo il titolo dell’opera dovrebbero indossarlo come una collana). Ogni sensore/partecipante ha associato il suo suono. Questo suono cambia a seconda della distanza dagli altri partecipanti. I dati sono elaborati in tempo reale dal sistema che riflette le variazioni in modo tale da avere due livelli di suono. In primo piano, le melodie sono generate dinamicamente misurando le distanze tra i partecipanti che indossano i sensori. In sottofondo, gli accompagnamenti sono creati automaticamente usando i dati della distanza per sostenere l’ambiente. Le persone dunque non solo fanno sperimentano l’ambiente da una prospettiva differente, ma percepiscono la presenza degli altri in maniera nuova, per una totale immersione musicale.

Valentina Culatti