Spin Cycle, i colori del giradischi

Spin Cycle

Un giradischi attraverso il quale navigare lo spazio del colore e del suono. Questo è Spin Cycle progetto ideato dall’artista americano Spencer Kiser. Si tratta di un comunissimo giradischi sormontato da una webcam. Sul piatto rotante vengono posizionati dischetti di plexiglass colorati che vengono ripresi dalla telecamera. A seconda delle combinazioni cromatiche e delle sovrapposizioni operate dal Dj, vengono prodotti dei suoni. Durante la performance, il risultato della combinazione cromatica viene proiettato su un muro o sul monitor di un computer mentre il suono viene diffuso nell’ambiente in modo da creare un’esperienza multimediale. Parente stretto di Hearing Colors, un lavoro della sigla Nonsection presentato all’ISEA 2002, Spin Cycle si configura come tentativo di rappresentare lo stretto collegamento sinestetico esistente fra suono e colore. Attraverso il duplice sistema di rappresentazione, sonora e cromatica, l’istallazione indaga se le associazioni innescate dall’interazione fra i campioni possono essere generalizzate. Ma, anche in questo caso, l’opera d’arte perde il proprio carattere di autoreferenzialità frantumandosi nella soggettività dei partecipanti che durante l’installazione sono costretti a riformulare continuamente le proprie associazioni mentali.

Francesca Tomassini