Synchronator, hacking dell’audio-visivo analogico

Synchronator‘Riscoprire l’analogico’ sembra essere l’indirizzo di molti artisti digitali contemporanei che fanno ricerca nell’ambito audio-visivo. Se si associa poi questa tendenza al desiderio di superare i limiti imposti da una specifica tecnologia, si ottiene un progetto come ‘Synchronator’

, hacking di audio e video analogico ad opera degli artisti olandesi Bas van Koolwijk e Gert-Jan Prins. I componenti del duo, già attivi individualmente sulla scena per diversi anni, si sono incontrati mentre presentavano le loro performance soliste all’Impakt di Amsterdam. Sebbene Van Koolwijk stesse lavorando con apparecchiature digitali e Prins in analogico, si accorsero di molte similarità esistenti nelle loro produzioni. Cominciarono perciò a sperimentare insieme, in un laboratorio allestito nella sede di Impakt, sui problemi relativi la registrazione di complicati o distorti segnali audio-video, con l’obbiettivo di fare accettare la combinazione di questi segnali dagli apparati video attualmente disponibili. Iniziarono perciò a fare riprese video del il loro studio. Attraverso strumenti audio il materiale girato trasformato tanto da risultare una sequenza di instabili immagini bianco-nero che vagamente ricordano una stanza. Segnali distorti come questi generalmente non possono essere decodificati dalle normali apparecchiature video e dai proiettori, ma il Synchronator aggira il problema. Il risultato è la performance omonima, ‘Synchronator’ che non si conclude nella produzione di un video ma evolve ad ogni performance. Come ha scritto Nanda Janssen dal Netherlands Media Art Institute “questo lavoro rientra nella categoria dei media medium-specifici”. E’ una ricerca formale sullo specifico del linguaggio audio-visivo.

Valentina Culatti