RT-32 Acoustic Space Lab

rt32_acoustic_space.jpg

dvd – RIXC
L’utilizzo per fini artistici un radio-telescopio che durante gli anni della ‘guerra fredda’ è stata un’importante articolazione tecnologica del potere militare sovietico risalta di certo come uno dei pochi casi al mondo nella quale la conversione d’apparati in principio occulti è evoluta infine versoesiti positivi. Non più funzionale per l’attività di spionaggio e sorveglianza, l’enorme parabola dal diametro di 32 metri, situata in una vasta zona forestale fra l’Estonia e la Lituania, nel Luglio del 1994 fu finalmente restituita, passando quindi sotto il legittimo controllo della giovane repubblica di Lettonia. La struttura affidata alla gestione del Ventspils International Radio Astronomy Centre (VIRAC), solo diversi anni più tardi e ben oltre i consueti compiti di ricerca scientifica, s’attiverà proficuamente nel coinvolgere artisti sonori, media-attivisti ed operatori culturali di differenti nazionalità, in un progetto collaborativo di broadcasting delle frequenze elettroniche registrate grazie a quella potente antenna. Nel frangente dell’Acoustic.Space.Lab Symposium, avvenuto nell’Agosto del 2001 ad Irbene, l’attenzione dei partecipanti sarà concentrata su tre distinti temi, in successivi passaggi di scala, prima scandagliando i movimenti interni prodotti dai meccanismi di funzionamento di RT-32, poi sottoponendo ad attente analisi la foresta adiacente il sito, infine applicandosi nell’esplorazione dello spazio stellare, con particolare riferimento alle trasmissioni dei satelliti ed alle comunicazioni in genere che avvengono nell’atmosfera. Il tutto è adesso ben documentato in un dvd che oltre a vantare interessantissime ed inedite sonorità offre un altrettanto curata impaginazione delle immagini.