dvd video – Aspect/Microcinema – ISBN 097496574X
Se l’identità è uno dei temi più importanti quando si parla delle possibilità digitali di costruzione della realtà, le ‘personalità’ costituiscono un aspetto più generale del nucleo di tratti personali che ci fanno tuttora riconoscere un (quasi) ‘essere umano’ (opposto ad una ‘macchina’). In questo numero del prezioso Aspect dvd magazine, i lavori focalizzati su personalità costruite artificialmente o astratte in forma artistica sono inclusi e commentati, come sempre, da alcuni critici interessati. Entità umane singolari sono costruite (o duplicate) efficacemente su convenzioni sociali, gestualità, abbigliamento, espressioni, ruoli assunti e crisi d’identità. L’esperienza mediata quotidiana ci ha abituato a percepire una vasta gamma di entità con cui interagire in maniera naturale. Ma destrutturando i pezzi d’identità e costruendo personalità credibili è un processo diverso dal configurare un attraente avatar. Cionondimeno la forma di ‘avatar’ è una riconosciuta seconda pelle, che incorpora alcuni dei tratti istintivi del proprietario. Ed entrambi questi metodi di rappresentare un entità apparentemente indipendente costituiscono nulla più che un appropriato e significativo conglomerato di dati, che può rappresentare un entità completamente artificiale in un affollato mediascape. Per cui la domanda potrebbe essere: le persona finiranno con l’essere riconosciute come ‘umane’ per la loro capacità di gestire se stesse come nodi informativi? In questa collezione di video c’è una vasta ricerca, che va dal lavoro seminale ‘Roberta’ di Lynn Hershmann, fatto nei primi anni settanta, a ‘Involuntary Reception’ di Kristin Lucas, all’ ‘Evidence Locker’ di Jill Magid fino al ‘WTO’ dei The Yes Men, costituendo una selezione seminale che rappresenta questi temi per un riferimento futuro.