GLTerminal, un tuffo nel passato

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Tra le migliaia e migliaia di blog nei quali è possibile imbattersi durante ogni navigazione accade, talvolta, di individuarne alcuni in grado di carpire l’attenzione di un nutrito pubblico e talvolta anche di lanciare tendenze. è questo, ad esempio, il caso delle pagine che il sito ldopa.net dedica all’improvvisa moda del GLTerminal, ovvero il tentativo di recuperare l’estetica tipica della visualizzazione di informazioni su monitor d’antiquariato (tali infatti possiamo considerare gli schermi dei terminali degli anni Settanta). GLTerminal non è altro che un emulatore che simula sui moderni sistemi Mac OS X, il mood proprio di una sessione di lavoro su un antenato dei nostri attuali computer. Installando GLTerminal è possibile visualizzare le caratteristiche righe di testo color verde o ambra, su schermo nero, la tipica curvatura dello schermo e l’altrettanto tipico ritardo tra la digitazione del testo e l’apparizione dei tremolanti caratteri. I motivi del diffondersi di tale moda? Probabilmente la volontà di immedesimarsi – almeno per un attimo – con alcune icone hacker come Richard Stallman, che proprio su terminali come quelli qui simulati, muoveva i suoi primi passi come programmatore presso i laboratori di intelligenza artificiale dell’Università di Harvard. A ben guardare però questa moda differisce dal puro feticismo che contraddistingue i collezionisti di computer obsoleti: in questo caso, infatti, il programma corre sui moderni e super-veloci Mac. Nulla a che vedere dunque, nemmeno con gli sforzi tesi a recuperare le capacità informatiche di vecchi elaboratori, come accade invece nei progetti di calcolo distribuito. Si tratta – soltanto – di un breve tuffo nostalgico nel passato.