Confess.or, confessioni da uno a molti.

Confess.or

Confess.or di Gerhard Schwoiger è uno dei progetti dell’ampio ciclo denominato ReReligion. Per la precisione è una installazione interattiva che, come dal titolo, dà un’interpretazione fondamentalmente laica del sacramento cattolico. La confessione, invece di essere una richiesta privata di assoluzione resa al mediatore tra dio e l’uomo, diventa qui un atto pubblico, poiché in molti saranno gli ascoltatori che giudicheranno, secondo coscienza, se accordare al peccatore la propria indulgenza. La consapevolezza individuale di ciò che è bene e ciò che è male basta a se stessa, mentre all’apparato rituale della chiesa si sostituisce lo spettacolo montato con le nuove tecnologie. In una atmosfera di cupo raccoglimento, identici sono i gesti ma differente la procedura ed, evidentemente, il senso. Si sussurra la confessione ad una macchina, inginocchiati su di un cuscino illuminato. Immediatamente questa ammissione si unisce al coro delle confessioni che l’hanno preceduta, in una litania indistinta. Dei punti luce sparsi per la stanza, simili a candele, sono anche i diffusori dei suoni. Ad ognuno di essi corrisponde una singola voce. Della formula sacrale rappresentata, non si capisce bene l’urgenza della confessione nel tempo del reality show, venendo poi a mancare il castigo divino. Ad ogni modo, per chi – smaliziato – volesse provare, le confessioni sono disponibili anche dal sito con tecnologia podcast.