Digg, processi editoriali collettivi.

Digg

Uno dei principi basilari di quello che è stato recentemente definito come web 2.0 (ossia quella parte di web capace di coinvolgere attivamente la comunità di riferimento) è la partecipazione degli utenti nella creazione dei contenuti attraverso non solo l’uploading dei dati richiesti, ma anche attraverso delle strategie che rendano pubbliche le tendenze della comunità e i suoi gusti di maggioranza, riflettendosi, in ultima istanza per emulazione e spirito d’appartenenza ad un gruppo, sulla comunità stessa. Ma se quest’approccio può risultare relativamente gestibile per dati di tipo omogeneo (foto, video, oggetti fisici, software) più spinoso risulta per le notizie e la loro oculata selezione. Il processo editoriale che porta a scegliere le notizie è infatti uno dei più delicati e comporta la presa in considerazione di molte variabili. Digg è un nuovo progetto in via di sperimentazione dal 2004 che applica un principio diverso: permette agli utenti non solo di segnalare news perloppiú tecniche, ma anche di votarle, pubblicando nella visitatissima homepage solo quelle più popolari. La selezione darwiniana che ne consegue è discutibile, ma indubbiamente efficace e frutto di un processo trasparente. La popolarità del sito incoraggerebbe a proseguire nella ricerca, anche se riuscire a salvaguardare l’essenza delle scelte singole, proteggendole dall’invasività del supporto automatico resta la sfida più difficile.