WorldTree, i cicli vitali dell’informazione.

WorldTree

I cicli vitali dell’informazione, e le relazioni fra dimensione personale e dimensione pubblica che essi innescano, costituiscono un’ecologia dei dati nel loro eterno flusso informativo che sfiora o attraversa le nostre menti. WorldTree di Raewyn Turner e Colin Beardon è un software multipiattaforma che si rifà al lavoro dell’etnomusicologo australiano Ashley Turner visualizza il processo (a termine) dei contenuti testuali che evolvono e muoiono, dopo essere stati attinti dalla magna linfa della rete, attraverso un albero che viene via via formandosi, man mano che i contenuti stessi vengono attinti dalle radici e formano il rigoglioso ‘fogliame’ per poi deperire naturalmente e sedimentare nuovamente ai suoi piedi. Il ‘nutrimento’ è quello di contenuti di siti d’astronomia amatoriale, analisi dei tessuti e tecnologie cellulari, mentre i canti degli uccelli presenti simbolizzano la biodiversità dei dati presente nella rete stessa. L’albero diventa, quindi, il centro di un processo d’informazione vitale, come ipotizzato da Turner, in una connessione terra-cielo, che qui sembra essere più fra realtà materiale e immateriale. Allo stesso tempo la sovrapposizione fra informazione personale e pubblica (nel tronco e nelle foglie) accosta le reazioni soggettive all’universalità d’accesso della comunicazione digitale. Il tutto reso in un’interfaccia intuitiva, ‘leggera’, se si vuole, rispetto alla complessità della metafora, ma che ha la capacità di rendere visivamente fluido un processo perenne e articolato.