Acoustic Space, media architecture, issue #4

Acoustic Space

book – RIXC – ISBN 9984953807
L’annuale uscita di Acoustic Space, rivista più simile ad un vero e proprio libro che ad un magazine, consiste stavolta in una poderosa raccolta di saggi sulle architetture costruite da e con i media e dal loro sviluppo. Come sempre una particolare attenzione è dedicata al suono, che dopo l’integrazione con gli altri media si è definitivamente svincolato dalla mera funzione di flusso acustico, assumendo il ruolo di componente ‘fisica’, percepita come presenza e spazialmente localizzabile. Gli infaticabili artisti del suono collaborativo di stanza a Riga (Lettonia) che negli ultimi anni hanno creato la seminale mailing list Xchange, organizzato un happening internazionale intorno al locale radiotelescopio VIRAC e messo su il media lab RIXC, stanno costruendo pezzo per pezzo la loro nuova sede improntando i lavori ad un’elaborazione teorica distribuita e internazionale. Questo testo rappresenta la summa di esperienze e speculazioni, che descrivono lo spazio immateriale creato dalle comunicazioni telefoniche prima e da quelle telematiche poi, per non parlare dei segnali radio che invisibili trasmettono informazioni tutt’intorno a noi (antenne cellulari, emittenti di segnali audio, trasmittenti wi-fi e i microtag a segnali radio pronti ad entrare nelle merci). Uno spazio che ha infiltrato discipline come la psicogeografia e che rappresenta una delle dimensioni primarie del mediascape contemporaneo, condizionando definitivamente la nostra percezione del mondo senza influire sull’inflazionatissimo e continuo attacco ai nostri bulbi oculari.