Marcin Pietruszewski – The New Pulsar Generator Recordings Volume 1

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CD + book – Fancyyyyy

Con un packaging il cui design si deve a Joe Gilmore e alle raffinate manipolazione di font di Florian Hecker, stampato in due distinti colori, argento metallizzato e nero, con un libretto di trenta pagine redatto da Curtis Roads, a sua volta storico compositore elettronico e uno dei principali esperti di pulsar synthesis, The New Pulsar Generator Recordings Volume 1 è un progetto sonoro alquanto ispido e sperimentale che viene presentato da Marcin Pietruszewski sotto le insegne della Fancyyyyy, etichetta operativa sia a Glasgow che a Manchester e dedita a una ricerca auditiva certo non convenzionale e dai molti risvolti teorico-pratici (ad esempio la realizzazione e la vendita di moduli eurorack di effettiere a feedback non lineare e divisori di clock). L’opera è stata composta utilizzando una nuova implementazione del classico software di computer music Pulsar Generator, questa versione è stata messa a punto dallo stesso Pietruszewski, elaborando una forma avanzata di sintesi particellare che viene utilizzata per generare sequenze soniche alquanto impredicibili e caotiche. Il suo output varia da impulsi e sequenze singolari a toni continui su più scale temporali percettive, un’idea quella dei grani sonori che è stata proposta per la prima volta da Iannis Xenakis e successivamente sviluppata proprio da Curtis Roads. L’effetto all’ascolto è quello di composizioni assai astratte e siderali, ultraterrene e abrasive, con repentini passaggi e cambi di registro, emergenze auditive e risucchi. Sono quindici le tracce presentate, la maggior parte molto brevi, sotto i due minuti, la più estesa, “tnpgr (shifting(glissement) (f -_ _f_))”, di poco più di cinque minuti, elaborata insieme a diverse altre – ma non tutte – allo ZKM Center for Art and Media di Karlsruhe nel 2018. La sintesi della pulsar è puramente digitale, una composizione algoritmica implementata da Pietruszewski nel linguaggio di programmazione open source SuperCollider 3. Fra sbuffi, sibili, scoppiettii, eruzioni e gorgoglii vari, facendo ricorso ad astruse manipolazioni ritmiche, innescando passaggi improvvisi e mutazioni, Marcin Pietruszewski comunque non perde mai il gusto nel connettere più elementi e sperimentali accostamenti sonori, dando all’estrema diversità d’impulsi una certa coerenza e rigore. Un immaginario racconto poetico, un viaggio immaginativo, fanno comunque capolino fra i solchi e certi timbri e trasformazioni sonore sembrano mai ascoltate prima, in bilico fra psicoacustica fuzzy e avant-jazz lunatico.

 

Marcin Pietruszewski – The New Pulsar Generator Recordings Volume 1