Yannis Kyriakides – Subvoice

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2CD + 44 pages cover booklet – Unsounds

Subvoice è una raccolta di nove recenti opere di Yannis Kyriakides, sound-artista, compositore di musica classica contemporanea, sperimentatore avvezzo alle contaminazioni di nuove forme estetiche e all’ibridazione dei media utilizzati. Words and Song Without Words, Paramyth, Toponymy, Music for Viola, Circadian Surveillance, Der Komponist, Testudo, Politicus, Oneiricon risuonano all’ascolto in guisa di componimenti che sottendono ad una precisa ricerca sui concetti di voce e linguaggio, che l’autore d’origine cipriota costruisce a sua volta sulle tracce di voci e testi che sembrano entrare in relazione con un’intima forma colloquiale, sia come testo direttamente codificato in musica, sia come frammenti vocali che sono incorporati e disseminati nelle partiture. Nelle composizioni in cui il testo è codificato questa cipher music tende a sottolineare i parallelismi con la tradizione crittografica. “Le parole sono nascoste in un altro mezzo, indecifrabile all’orecchio” afferma Kyriakides “ma con una specifica decodifica, il testo può essere rivelato e riassemblato”. Ogni codice può essere trasformato in musica – verrebbe da obiettare – ma non necessariamente nelle molteplici sequenze la musica nasconde precise elaborazioni di strutture formali e informazioni inerenti a predeterminate classi di dati. Le note di Yannis Kyriakides relative ad ogni composizione sono in tale occasione assai preziose per districarsi e fanno bella mostra nel booklet assieme a disegni, fotografie, collages e singolari anarebus, evidentemente offrendo più d’un solo pretesto per interrogarsi circa le funzioni linguistiche e la loro struttura sintattica, spesso soggiacenti ad intrecci che hanno vita propria musicalmente, senza bisogno di troppi supporti di “didattica musicale”. C’è come una tendenza, nelle ultimissime stagioni, nel voler a fondo valorizzare ogni espressione auditiva che scaturisca da un approccio di matrice concettuale: non è di per se deprecabile questa attitudine ma forzare l’interpretazione a un livello troppo più intricato e sottile può portare sia ad un’estrema poeticità che a un collasso delle intenzioni. Yannis Kyriakides lavora dietro le quinte della nostra immediata percezione, che alla fine non ha bisogno di poi così troppi supporti per essere proficuamente attivata: come al solito alla fine sono la qualità della ricerca e le sue dirette implementazioni musicali a reggere appieno il giuoco e l’attrazione di un ascolto assai denso.

 

Yannis Kyriakides – Subvoice