Micro-ritmos, AI orchestrating bacteria

micro-ritmos

Se la cibernetica in origine era strettamente legata alle macchine autoregolanti, immaginate dai loro creatori alla pari di esseri biologici, successivamente tale disciplina si estese su scala ambientale, simulando il complesso collegamento di processi differenti all’interno di un intero ecosistema. Il collettivo artistico Interspecifics si colloca su questa scia. La loro opera “Micro-ritmos” è costituita da uno spazio sensoriale formato dall’interazione fra processi biologici, calcolo digitale e sensazioni umane. L’opera è animata da segnali elettrici generati da cellule di batteri presenti nel terreno raccolto sul posto. I deboli segnali generati dai batteri sono amplificati e usati per attivare una serie di luci lampeggianti. In “Micro-ritmos” le luci sono catturate da videocamere collegate ai computer che utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per il riconoscimento di pattern. Una forma di intelligenza artificiale mappa la sequenza di luci generando un suono emesso da un sistema di speaker ad 8 canali. Gli spettatori possono provare a decodificare i pattern percepiti oppure possono rilassarsi e lasciarsi incantare dal risultato. La tecnologia utilizzata è open source e ben documentata sul sito degli artisti. Matteo Marangoni

 

Interspecifics – Micro-ritmos
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