Edited by Melissa Ragain – Jack Burnham | Dissolve into Comprehension: Writings and Interviews, 1964-2004

dissolve-into-comprehension

The MIT Press, ISBN: 978-0262029278, English, 352 pages, 2015, USA

Collezionare saggi su Jack Burnham può essere un compito assai problematico, essendo tali scritti sparsi in diversi archivi e pur riuscendoci, raccogliere un insieme coerente dei suoi saggi, evitando ripetizioni e comprendendo i temi più importanti della sua scrittura, sarebbe ancora un più difficile compito. Melissa Ragain sembra riuscire in questa impresa. Burnham, in realtà non sufficientemente celebrato durante il suo picco di attività (alla fine degli anni sessanta e durante il decennio successivo), è diventato un’icona della nuova cultura dei media, grazie al suo famoso “System Aesthetics”, pubblicato nel 1968, uno dei testi più visionari in questo ambito, che sembra anticipare molti aspetti della società contemporanea. L’antologia della Ragain è frutto d’un lavoro paziente e certosino: si approfondisce il lavoro di Burnham, prendendo in considerazione la coerenza tra i testi e comprendendo anche i suoi più recenti interessi. Sono stati inclusi infatti testi meno noti e altri inediti e l’eredità di pensatori quali Marcuse e Duchamp progressivamente emerge, come, per esempio, dove Burnham critica la capitalistica “product innovation”. Burnham – che è stato anche uno storico dell’arte di professione – ha avuto due interessi predominanti nel corso della sua lunga carriera: i sistemi e il post-formalismo. In questa collezione di saggi si possono ritrovare alcuni dei suoi schemi interpretativi, i primi scritti sul concettualismo e gli ultimi studi sulla Cabala, che lo hanno completamente coinvolto per più di un decennio. Tutti questi elementi sono necessari per comprendere il suo percorso, dalla scienza ad interessi alquanto più mistici e inusuali.