Woodpecker, experimental salvific orchestra

woodpecker

Secondo alcuni studi portati avanti negli anni ottanta, si è ipotizzata una correlazione “sonora” tra l’aumento della siccità e il proliferare sugli alberi di focolai di insetti xilofagi. Secondo questo studio la mancanza di acqua causa dei vuoti nei vasi delle piante. A seconda del diametro della cavità, il fluire della linfa innesca vibrazioni o ultrasuoni che sembrano attirare maggiormente alcune specie xilofaghe. Come preservare le foreste? Come ristabilire l’equilibrio quando, secondo una ricerca del WWF del 2006, anche gli uccelli che si nutrono di questi insetti, come i picchi, si stanno estinguendo? A partire da questi due studi Rihards Vitols ha progettato una possibile soluzione al problema con l’opera “Woodpecker”, ispirato sia dalle insospettate necessità naturali delle vibrazioni sia dai primi accenni alle catastrofi naturali. L’artista ha invaso una porzione di bosco con una piccola orchestra di picchi artificiali. Accuratamente costruiti in legno, con una forma adatta ad adagiarsi con delicatezza sui rami, i piccoli dispositivi “picchiano” grazie ad un servomotore alimentato ad energia solare da un pannello collegato. Nonostante il suono generato possa ricordare quello di una marcia, l’invasione dei dispositivi di Vitols sembra invece un pacifico tentativo di ripristinare l’equilibrio di un’ecosistema, nel quale una semplice tecnologia strategicamente applicata è il simulatore di una cruciale comunicazione naturale che ormai manca tra insetti, alberi e uccellini, nodi fondamentali per la reciproca sopravvivenza. Chiara Ciociola

 

Rihards Vitols – Woodpecker