Bruckner – Happy End

bruckner

Moozak, Kazoom#006, 236 pages, 2015

C’è già una piccola tradizione di artisti che stanno stampando codice informatico su carta per rappresentare i rispettivi media. Ad esempio, Mishka Henner stampa libri d’artista con la codifica jpg delle prime fotografie rare del XX secolo (_IMG01), mentre David Guez stampa interi film, come La Jetée oppure libri come Disque Dur Papier. L’etichetta Moozak ha applicato lo stesso principio per una delle loro uscite discografiche. Happy End, un pezzo di Bruckner – aka Bruckmayr & Loibner – è stato prodotto in guisa di due libri da 220 pagine con un manuale allegato, ognuno dei quali rappresenta un canale audio (destro e sinistro). Sono stampati in pratica dati esadecimali, non codice di programmazione, quindi l’oggetto è un coerente sostituto del materiale registrato, che l’etichetta ha deciso di rilasciare anche in forma di vinile. Quindi, anche se è stato concepito espressamente per l’internet Yami-Ichi (un mercato delle pulci temporaneo per “navigare faccia a faccia” con bancarelle e merci in qualche modo legate alla vendita di cultura digitale) questo libro è anche un’uscita ufficiale di una ben conosciuta etichetta musicale. A questo proposito si crea un interessante caso di studio. Ad esempio, non ha un codice ISBN, ma invece un codice prodotto musicale assegnato in modo univoco dalla Kazoom, sublabel della Moozak, che è dedicato a rimanere impresso nelle specifiche edizioni limitata. La sua “natura” musicale è formalmente preservata, con i dati del prodotto tangibili dei rilasci che sono anche fisicamente distribuiti nei negozi. Questo esperimento non è facilmente categorizzabile ma infine questo sembra essere la sua forza principale, lasciando all’acquirente la responsabilità di decidere se ­– in questa forma – è ancora una release musicale oppure no.

 

Bruckner – Happy End