The Sound Of The Earth by Lotte Geeven, audio frequencies at 9 Km deep.

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Nel 2013 l’artista olandese Lotte Geeven ha viaggiato fino alla più profonda cavità ambientale oggi esistente per fare una serie di registrazioni che gli permettessero di rendere udibile il suono del pianeta Accompagnata da un team di ingegneri, geofisici e sismologi, la sperimentatrice sonora calò le sue attrezzature nel super-profondo pozzo KTP, creato per il German Continental Deep Drilling Program, in una area situata al confine tedesco-ceco. L’enorme scavo scende attraverso la litosfera fra gli strati geologici in cui due masse fuse oltre 300 milioni di anni fa formarono il supercontinente Pangea. A quasi nove chilometri di profondità le condizioni ambientali impediscono l’uso di microfoni standard. Invece di trasduttori sonori e registrazioni geofone i dati sono stati analizzati e riassegnati in frequenze audio di software progettati dal suo team appositamente per quello specifico progetto. The Sound Of The Earth comprende un’installazione di manufatti, alcuni basati su audio e documentazioni visive fatte sul posto, altri ricostruiti in guisa di una risposta poetica al viaggio e ai dati raccolti. Un sismografo enfatizza le registrazioni audio, l’elegante finitura della penna traccia minuscoli fili d’inchiostro che sembrano quasi in contrasto con le basse e profonde frequenze delle registrazioni. Sismicamente potremmo percepire la terra come un pianeta delicato e tremolante, con i suoni bassi in crescendo che s’insinuano più agitati, arrabbiati e sinistri. Nell’installazione – inoltre – è inclusa una foto incorniciata del team di lavoro, a testimonianza dell’enorme aspetto collaborativo presente in una tale opera. Una coppia di altoparlanti ottimizzati a bassa frequenza sono usati per trasmettere il “suono della terra”, una breve firma sonora di una più estesa audio-testimonianza che si è evoluta per centinaia di milioni di anni. Paul Prudence

 

The Sound Of The Earth by Lotte Geeven