Quartz – Five Years On Cold Asphalt

Quartz

CD – Crónica
Album di debutto su Crónica Electronica, label portoghese ben nota ai frequentatori delle scene experimental, Five Years On Cold Asphalt segna la scesa in campo solista di Alexandr Vatagin, aka Quarz, già segnalatosi per le sue collaborazioni con la Valeot e la Liska Records, oltre al suo impegno negli ensemble Tupolev e Port Royal. Sono scansioni assai raffinate e risonanti quelle agite dall’artista viennese, che combina field recording e droni, elettronica ed elettroacustica, microtoni ed emergenze auditive pulsanti, in passaggi sempre suadenti e misterici, assai coinvolgenti e animati di passione. Le mescole di Vatagin sembrano coniugare molti differenti approcci stilistici, rendendo possibile alla ricerca più eterea la coabitazione con l’improvvisazione e le influenze abstract jazz, annettendo anche gli apporti digitali di Alexander Schubert e Nicolas Bernier, le chitarre, i synth e più sample di Martin Siewert, Stefan Nemeth e David Schweighart, oltre alle percussioni di Bernhard Breuer. È una cosmogonia personalissima quella messa in gioco tra i solchi, densa di texture vibranti di vita autonoma, sostenute da un complesso intreccio musicale. Tutto ciò che esiste è quello che arriva alle nostre orecchie, poi – quasi per incanto – quello che è apparentemente senza forma pian piano trova infine la sua strada, facendo breccia all’ascolto per sensibilità e successione lineare dei caratteri armonici, nell’alternanza e nella trasformazione reciproca dei contrari, che incontrandosi danno corpo a un insieme più globale e sistemico, che sfocia in ultimo in sintonie strutturalmente cangianti, elegantemente modulate e reattive.