Myo – Memory Gospel

Myo

CD – Zeromoon
Inviluppi “stirati” oltre ogni misura, sonorità circolari dipanate fascinosamente fra crack, feedback vari, loop e ritmiche pulsazioni digitali. Myo, moniker dietro al quale si nasconde Cory O’Brien, non è nuovo nell’utilizzare più free software e field recording, sperimentando combinazioni di rumori statici, hum, microsound e tecniche docilmente noisy. Cesure che in “Memory Gospel” sono comunque finemente calibrate, rinunciando d’assumere connotazioni troppo urticanti, in favore d’atmosfere maggiormente siderali, alterando le parti armoniche e i timbri, disponendo in sottofondo trattamenti artefatti che possono essere confusi con rigurgiti analogici. Delineando un’estetica comunque molto grezza e assai vivida, nel corso delle otto tracce in catalogo quello che traspare è una forte coerenza d’insieme, lontano dall’appesantirsi di strategie stilistiche insistite, modulando arie melanconiche ma anche schizoidi intermezzi. Riverberi auditivi, immaginifici déjà vu delle nostre percezioni d’ascolto meno abusate, incastri dove improvvisamente ci sovviene un suono, una vibrazione nell’aria che solo per un attimo ci rimanda a qualcosa d’altro.