I left this here for you to read, rivista a diffusione reticolare

I left this here for you to read

Tim Devin, artista concettuale con base a Boston, ha dato vita ad uno dei più sorprendenti magazine oggi in circolazione: non è possibile acquistarlo in edicola, né in librerie specializzate e non è nemmeno possibile leggerlo in Internet. L’incontro con “i left this here for you to read” (questo è il nome della pubblicazione) può avvenire solo per caso. Una volta al mese (circa) una nuova copia viene realizzata in soli cinquanta esemplari e, grazie ad una rete di volontari, distribuita in 25 città tra USA e Canada. Le copie vengono lasciate in spazi pubblici, può accadere di trovarne una sulla panchina di un parco oppure sul sedile di un bus. Chiunque trovi una copia può prenderla e godersi l’esclusivo piacere della sua lettura. Il magazine è composto di brevi testi, immagini o piccolissimi oggetti in grado di entrare in una busta da lettera o di essere attaccati ad un foglio. Tutti i contributi sono inviati da volontari in giro per il mondo, il progetto di Devin si basa dunque sulla possibilità offerta da Internet di dar vita a estemporanee redazioni globalizzate. La chiave di lettura del progetto non va tuttavia individuata nella peculiarità dell’utilizzo di media digitali, il senso più profondo può essere colto solo nella relazione che si viene a stabilire tra lo spazio pubblico è l‚oggetto artistico. La creazione di Devin squarcia il continuum della comunicazione pubblicitaria che domina incontrastata gli spazi pubblici e provoca uno slittamento emotivo, infatti è proprio la sorpresa di imbattersi nel magazine a scardinare la routine densa di incontri anonimi e indifferenti alla quale siamo assuefatti.

Vito Campanelli