Il falso dvd di Gomorra, la pirateria della Camorra

Gomorra

All’inizio di Dicembre e’ stata resa disponibile in DVD la trasposizione cinematografica del film italiano Gomorra, tratto dal libro best seller di Roberto Saviano. La notizia non sarebbe così straordinaria se non fosse per la circostanza che facendo una passeggiata per il centro di Napoli era possibile gia’ da diversi giorni, trovare una versione piratata del film che fa bella mostra di sé presso alcune edicole. Il DVD falso, in vendita a sei Euro, è un autentico gioiello della contraffazione tanto che vi è stato apposto anche il famigerato bollino della SIAE (il controverso ente italiano preposto alla protezione e all’esercizio dei diritti d’autore). Chi potrebbe dubitare della sua originalità? In realtà ad una più attenta analisi emerge che i bollini SIAE sono relativi ad un diverso prodotto editoriale (una serie dedicata a lezioni di ballo, distribuita in abbinamento ad un periodico nazionale) e sono stati quindi, con ogni probabilità, rubati. Anche la copertina non è quella destinata ad accompagnare i DVD della distribuzione ufficiale, bensì quella della versione a noleggio, mentre la serigrafia è una riproduzione della grafica che campeggia sulla copertina del libro. L’elemento inedito, quello che potremmo definire “la firma dei falsari”, è la scritta “Prima visione” che intende sottolineare la novità assoluta del prodotto in vendita. Mettendo in play il DVD contraffatto (a parte constatare la pessima qualità del video) si scopre che una parte della schermata è stata sfocata, si tratta di quella che nella versione per il grande schermo è destinata ai sottotitoli in italiano, indispensabili alla comprensione del film se si considera che i dialoghi sono quasi esclusivamente in dialetto napoletano. Si potrebbe pensare che i contraffattori li abbiano ritenuti superflui dato che il DVD è destinato unicamente ad un pubblico locale, in realtà forse è possibile ritenere che si sia dato credito all’antica massima latina secondo cui ‘verba volant, scripta manent’, dunque meglio mantenere l’atto di condanna di Saviano in una forma, per così dire, “volatile”. La vicenda della contraffazione di Gomorra potrebbe essere ricondotta nella più ampia discussione sulla legittimità della realizzazione e della distribuzione di versioni contraffatte di prodotti coperti dal diritto d’autore, sarebbe tuttavia un grave errore. Qui non è in discussione la legittimità di tali pratiche, ciò che invece merita attenzione è l’innegabile ruolo che la Camorra (dominatrice incontrastata del traffico internazionale di falsi) ha giocato nell’immissione sul mercato di una copia pirata del film che ne denuncia le atrocità. Se si vuole provare a comprendere la Camorra (almeno questo il sacrificio personale di Saviano dovrebbe avercelo insegnato) qualsiasi giudizio morale è fuori gioco, ciò che conta è invece unicamente il business, la capacità straordinaria di questa organizzazione criminale di cogliere ogni opportunità economica, anche quelle legate ai movimenti che ne svelano il sanguinoso ‘modus operandi’.

Vito Campanelli