Graphite Sequencer scuote l’analogico.

Graphite Sequencer

Il “Graphite Sequencer” di Caleb Coppock è una sorta di drum machine analogica che funziona attraverso la semplice conduttività elettrica. Due fili elettrici sfregano la superficie di un disco di carta rotante con forme di grafite scarabocchiateci sopra (la grafite è un materiale conduttivo), per cui quando i fili passano su una di queste forme, generano delle note. I suoni risultanti sono quindi amplificati e riprodotti attraverso il sistema di altoparlanti del dispositivo stesso. Coppock ha personalizzato il Graphite Sequencer al punto che quando la linea di grafite è più spessa, permettendo ad una maggior quantità di corrente di passare, la tonalità della risultante nota cambia in una più bassa. Al contrario una linea più sottile, quindi, crea al contatto con i suddetti fili una nota molto alta. Sebbene i suoni risultanti siano tutto tranne che musicalmente appaganti, l’abilità di disegnare a mano i propri beat crea una modalità semplice e gradevole di creare risultati udibili a partire da media fisici. Il video sul sito del progetto illustra perfettamente il suo funzionamento sebbene i suoni che si ascoltano siano difficili da digerire.

Jonah Brucker-Cohen