Marcello Pecchioli
Cronache dal Terzo Dopoguerra

Artista, critico d'arte e cinematografico, teorico delle comunicazioni o videomaker? Marcello Pecchioli sfugge alle gabbie disciplinari per proporre una riflessione a tutto campo sui meccanismi e le strategie sottese ai sistemi comunicativi, in modo da smascherarne gli abusi ma anche di individuarne dal di dentro nuove potenzialita' creative.
Da questo punto di vista oggetto privilegiato di interesse e' quel grande e potente mix mediale che costituisce ormai lo specchio simulacrale del mondo e il tessuto connettivo del nostro inconscio collettivo, la televisione.
Il nostro futuro digitale si prospetta sempre piu' come groviglio globale di flussi televisivi, mentre le promesse multimediali dell'interattivita' rilanciano in modi diversi un crescente bisogno di comunicare e interconnettersi. Da questa consapevolezza nasce il progetto di Pecchioli, lanciato al Myfest di Cattolica del '92, per una 'Neotelevisione' : un movimento che riunisce diverse competenze nell'ideazione di possibili palinsesti ad orientamento artistico, alternativi all'attuale broadcasting, ma anche calati all'interno dell'enorme patrimonio iconografico che la TV ci mette a disposizione.(a.m.)



L'installazione si riferisce ad un tempo futuro in cui le televisioni saranno pochissime, dato che vi e' stata una guerra nucleare che ha modificato il panorama internazionale dal punto di vista politico, sociale, mediologico, e le principali stazioni saranno in mano ai militari che trasmetteranno da alcuni satelliti di loro proprieta'. Dunque poche immagini, di guerra preferibilmente e una delocalizzazione completa delle stazioni emittenti. Questo lavoro e' anche la conclusione di una specie di trilogia dedicata alla neo-televisione (nel passato, nel presente e nel futuro).
Le immagini sono state prese da varie fonti, anche militari e contengono, incastonate nel video, delle sequenze girate direttamente all'interno del reattore nucleare di Chernobyl, che rappresentano una specie di monito permanente per la proliferazione nucleare sul pianeta.
Marcello Pecchioli


Associazione Culturale Multilink
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