Andrey Kiritchenko ‎– Overt

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CD – Spekk

Il terzo album di Andrey Kiritchenko su Spekk subito appassiona all’ascolto per grazia, ricercatezza e piccole armonie, fecondo di trattamenti anche acustici e dalle connotazioni alquanto orchestrali. “Lascio che la musica sia una banderuola della mia personalità, libera da cliché, monosillabi e letteralità”. È lo stesso artista a svelare il segreto di questa nuova formula e, anche se nella musica sperimentale sono spesso proprio l’astrazione, l’assenza di emozioni, il caos ed il minimalismo a dettar le trame, a volte può essere davvero vincente rimanere aperti ad ogni accadimento, liberando i suoni da strutture troppo rigide e dando spazio a un approccio più sincero ed emozionale. Overt è soprattutto fraseggio sensibile, anche se l’elettronica certo non manca, mescolata a pulsioni tipicamente da musica classica contemporanea. Insomma, questa è una produzione alquanto differente dalle ultime di Kiritchenko, sperimentatore rigoroso e fondatore della Nexsound Records, musicista che pure in passato non si è fatto mancare repentini cambi di fronte, passando dal rock all’elettronica, dall’indie-pop all’elettroacustica, dalla free-improvisation alla techno. Non da ultimo, alcune di queste ricerche, attualmente, sono dal maestro ucraino mantenute parallelamente all’attività di direttore del festival internazionale Next Sound per la musica avanzata e le arti digitali. Certo una disposizione così multiforme non può che dar vita ad ibridi accattivanti, pezzi musicali difficilmente catalogabili e per i quali si rispolverano anche vecchie consonanze, sapienze da camera e contrappunti eclettici. Trasgredire certe regole sembra quasi aver portato Kiritchenko a uno stato di conoscenza più consapevole e fluido, in una sorta di processo reverso che si rivela in questa occasione assai fecondo, vivido d’una immaginazione autenticamente musicale, costruita ad episodi ma dalle strutture molto coese e comunicative. Niente sembra lasciato al caso e tutto il progetto risuona di una complessità rassicurante, della quale rimane soprattutto la narrazione pacata ma ricca d’elementi, in un connubio vivace di ritmo e melodie, ripetizioni e staccati, elementi sonori variegati che entrano in gioco catturando ad un ascolto complice e immediato. Con una tavolozza di suoni così ampia è giocoforza aprire a stati d’animo altalenanti, modulando le sfumature e innescando una malia comunque abbastanza inconsueta in siffatte scene.

 

Andrey Kiritchenko – OVERT (Album Preview)