Various ‎– Metaphors: Selected Soundworks from the Cinema of Apichatpong Weerasethakulg

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CD – Sub Rosa

Alla Sub Rosa conoscono bene quanto la storia del field recording sia ricca nei suoi differenti approcci e certo in quelle enclave sperimentali non sono estranei al fatto che tali tecniche siano state sviluppate a partire da originari stilemi scientifico-documentaristici, spesso poi incrociando interessi più concettuali o fungendo utilitaristicamente – au contraire – in guisa di grezzi materiali audio fortemente evocativi, ad esempio a corredo di sonorizzazioni cinematografiche. Nelle corde poetiche dell’etichetta è del tutto coerente allora, raccogliere questi selected soundworks del regista indipendente e produttore tailandese Apichatpong Weerasethakul, autore di lungometraggi, cortometraggi e installazioni che nelle ultime decadi hanno vinto numerosi riconoscimenti e premi internazionali (Un Certain Regard prize al Cannes Film Festival nel 2002, il Prix du Jury o la Palme d’Or sempre a Cannes, nel 2004 e nel 2010, nonché la nomination al Leone d’Oro di Venezia nel 2006, per citare solo i riferimenti più istituzionali e relativi ad eventi culturali d’una certa risonanza). L’eclettico autore a partire dal 2003 ha collaborato sempre con gli stessi sound designer, non mancando di ricordare al suo pubblico quanto il lavoro di post-produzione sia propedeutico di manipolazioni in tempo reale e richiamando l’attenzione sulla fisicità e la fragilità dell’audio e dei suoi apparati, in virtù d’un asintomatico connubio fra catture auditive naturali, soundwalking e trattamenti cinematici più musicali ed evocativi. C’è del vezzo curatoriale – a nostro avviso – nel mettere assieme registrazioni assolutamente ambientali e prive di ulteriori trattamenti, alternando composizioni di stampo maggiormente cinematico (come ad esempio “Straight” nel Tropical Malady o “The Anthem”), così come incisioni afferenti a contesti differenti, più intimistiche e chitarristiche (“Intimacy”) o di natura seriale e sognante (“Memory of the Future”). Seppure un corpus cinematografico autorale abbia in se una coerenza propria in questi casi è difficile stabilire quanto sia casuale o fortemente ponderato il tutto, infine frutto di un’artistica naivetè o d’insistite riflessioni sulle strutture musicali. Di per sé anche questa è un’opzione possibile e assai interessante d’intendere simili pratiche e attitudini sperimentali.

 

Various ‎– Metaphors: Selected Soundworks from the Cinema of Apichatpong Weerasethakul